© Antonio Bifulco & Giuseppe Rungetti

Gabriel Esorcista Guerriero

“Sono solo un soldato in questa guerra, un'arma mortale
contro un nemico immortale. Non è in gioco solo la vita o la morte,
ma la stessa anima di ognuno di noi.
La spada, il rosario e la fede incrollabile, queste sono le nostre armi.
Io sono Gabriel, un esorcista-guerriero.”

(Gabriel, esorcista guerriero)

“Il mio nome è Gabriel e sono un esorcista guerriero. La mia missione è scovare e rispedire nell’eterno esilio gli Angeli Caduti”.

L'Ambientazione

Le vicende di “Gabriel – esorcista guerriero” si svolgono tra Italia e Francia, a circa cento anni da adesso. Durante la “Guerra delle Anime” i demoni hanno posseduto le macchine, a causa delle loro nuove intelligenze artificiali; intelligenze tanto avanzate da provare emozioni proprie, ma ancora incapaci di dominarle. La Chiesa di Roma, con una vittoria in extremis, ha garantito la sopravvivenza del genere umano, conquistando un potere smisurato. Bandite tutte le tecnologie moderne, accusate di aver portato l'umanità sul baratro, un nuovo gotico medioevo post-apocalittico ha inizio.

Gabriel è un'esorcista guerriero della ricostituita Santa Inquisizione. Indossa un’armatura di cuoio sopra l'abito talare ed un mantello col cappuccio, dal quale spuntano i suoi lunghi capelli biondi e, agganciato ad una catenina appesa al collo, un angelo crocifisso, il simbolo della nuova Inquisizione. Dietro la schiena porta legata la sua arma: una spada di nome “Repente”, che custodisce segreti di un'epoca oramai scomparsa. Sull'occhio destro porta la cicatrice di una ferita infertagli da un demone. Da quell’occhio è cieco, ma grazie ad esso scopre di poter percepire le aure demoniache. Sul corpo porta una serie di tatuaggi che raffigurano antichi simboli sacri... solo lui sa che essi si sono manifestati spontaneamente lungo gli anni; questi hanno il potere di respingere i demoni ed, in alcuni casi, di creare attorno a Gabriel un'aura potentissima che può persino distruggere i demoni minori. Gabriel, però, non controlla tali portenti ed ignora di nascondere dentro di se un segreto che potrebbe condurlo alla follia.

La sua missione parte dalla periferia di Neapolis, ex polo industriale riconvertito in seguito all’editto di Nuova Corinto. Qui scoverà le tracce di un culto che si credeva oramai estinto: gli adoratori del Diavolo-Macchina, noti come “I figli degli Angeli”.

Tra duelli con demoni ed intrighi di mortali, la sua indagine lo porterà a mettere in discussione persino i dettami dell'Editto di Nuova Corinto. Illuminante sarà lo scontro col suo arcinemico, il demone Ilbegar, colui che gli ha “donato” la vista. Cosa vuole da lui questo demone e perché continua ad incrociare la sua strada?